Il Consiglio pastorale parrocchiale (CPP) è un gruppo di fedeli (presbiteri, laici e consacrati) che in rappresentanza e a servizio della comunità parrocchiale, cerca di attuare la missione della Chiesa, comunità di fede, di culto e di carità. Esso è un’espressione significativa della ministerialità nella chiesa, e costituisce il segno e lo strumento privilegiato per manifestare e vivere la comunione e la corresponsabilità all’interno della parrocchia, fra presbiteri, religiosi, laici, e fra i vari gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali. La comunione ecclesiale comunque è autentica e rende possibile la missione del popolo di Dio nel mondo, quando si configura come “comunione aperta”, e cioè quando la parrocchia rifiuta ogni chiusura e si apre alla condivisione e alla collaborazione con le altre parrocchie, nella prospettiva e nello sviluppo delle unità pastorali, nel vicariato e nella chiesa diocesana. — (Regolamento del CPP, n. 2)
Leggi il regolamento diocesano del Consiglio Pastorale Unitario (versione di aprile 2018).
Dal 2000 ha inizio il processo di creazione dell’Unità Pastorale fra le parrocchie di Bosco di Nanto e di Villaganzerla, subito esteso alle parrocchie di Nanto e Castegnero ed in questi anni hanno sempre svolto la loro azione i CP Parrocchiali, con varie modalità di coordinamento nell’U.P.
Nel 2014 si è creato un unico Consiglio Pastorale Unitario. Da subito si è formulata la distinzione dei rappresentanti nei quattro ambiti pastorali, aggiungendo a questi tre membri eletti da ciascuna parrocchia e un rappresentante per ogni CPAE, oltre i membri di diritto, cioè i due parroci e il presidente dell’Azione Cattolica. Anche nella scelta dei rappresentanti nei vari ambiti si è tenuto conto della provenienza da tutte e quattro le parrocchie.
Nel Consiglio Pastorale Unitario attuale eletto nel maggio del 2018 i Gruppi Ministeriali sostituiscono di fatto i tre rappresentanti eletti in ciascuna parrocchia. Nel rinnovo del CPU c’è stata una particolare attenzione all’ingresso dei giovani.
Il CPU è composto da 32 persone: 2 parroci, 12 rappresentanti degli ambiti (liturgico; dell’annuncio, l’evangelizzazione e la catechesi; caritativo-fraterno; di testimonianza nel sociale), 13 persone dei gruppi ministeriali, 4 rappresentati dei Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici e il presidente dell’Azione Cattolica.
Il CPU si riunisce 7-8 volte durante l’anno pastorale, su convocazione della segreteria tramite email. La segreteria si riunisce solitamente 15 giorni prima per redigere l’ordine del giorno. I componenti della segreteria sono i due parroci, un rappresentante per ogni parrocchia e il segretario.
Dopo ogni incontro, il segretario redige il verbale, inviato ai componenti del CPU per l’approvazione nella riunione successiva.
La partecipazione di tutti è favorita attraverso lavori in gruppi, a volte stimolati dalla presenza di qualche relatore esterno.
Nella programmazione pastorale si parte dalla lettura dell’annuale lettera pastorale del Vescovo, lasciandosi interpellare dalla realtà locale (leggi la lettera pastorale del Vescovo Beniamino per l’anno pastorale 2020-2021, Che ne è della nostra casa?).
Il passaggio all’unico Consiglio Pastorale Unitario ha favorito una effettiva possibilità di programmazione pastorale, con una continuità di trattazione e approfondimento degli argomenti e quindi di decisione. L’azione dei Gruppi Ministeriali e le riunioni dei CPAE con i parrocchiani membri del CPU consentono di affrontare le problematiche legate a ciascuna parrocchia.